Perché prototipare è importante per aziende e designer?
In questa puntata del podcast Conversations tratteremo la prototipazione e di come essa possa migliorare sia il business che avere impatto sociale. L’ospite di oggi sarà Alessandro Contini, senior user experience design, coder e prototipatore in Red Hat, software company fornitrice leader di prodotti open source per aziende.
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Come può la prototipazione risparmiare 1000 meeting?
Alessandro Contini: Spiegare tutto ciò che si ha in mente non è sempre facile, anche quando si ha esperienza nel farlo. Molte volte hanno un livello di complessità tale per cui diventa difficile spiegarlo a parole. Qui il prototipo può aiutarci a risparmiare tempo, riuscendo a far capire e toccare con mano ciò di cui stavamo parlando
Andrea Pinchi: Effettivamente potrebbe accade che ognuno, in base al proprio trascorso e i propri bias, possa reinterpretare le parole dette. La prototipazione può evitare che tutto ciò accada, facendo immediatamente capire di cosa si sta parlando.
Di quale tipo di oggetti stiamo parlando?
Alessandro Contini: I prototipi che ho provato a far testare a membri del mio team o a persone da cui ricercavamo un feedback sono stati di vario tipo. Dal prototipo cartaceo, tramite post-it, che simulasse come dovesse essere una UI del sito web fino a prototipi ad alta fedeltà. Solitamente sono prodotti fragili che non hanno la presunzione di durare nel tempo, hanno un tempo e un luogo ben definito. In alcuni contesti dove esistono situazioni molto esperienziali , come ad esempio un museo, bisogna anche riuscire ad integrare il corpo stesso all’interno della prototipazione, essendo esso parte fondamentale dell’esperienza.
Andrea Pinchi: Quando immaginiamo il termine interazione, pensiamo solamente a persone che premono pulsanti. Invece si tratta di un’azione che intercorre tra due oggetti che non è monodirezionale. Anche ricevere stimoli fa parte della interazione. L’unico modo per creare una esperienza, come diceva Bill Moggridge, è proprio quella di farla, in modo da renderci subito conto se stanno andando nella direzione corretta, oppure no.
Alessandro Contini: Tutto questo discorso fa leva sulla ricerca utente e di ciò che essi stiano ricercando all’interno del prodotto. Empatizzare con gli utenti è molto difficile, soprattutto se non hai esperienza diretta in quel contesto. All’interno delle interviste tu porti una intuizione, e tramite le interviste cerchi di validare il tuo prototipo.
Quali culture sono più propense al fallimento?
Alessandro Contini: Durante la mia carriera in diversi studi, ricordo con piacere una conferenza tenutasi ad Amsterdam e a Berlino sul tema del fallimento. Qui si proponevano presentazioni che, lato business, non avevano trovato la luce. Mi sembra che nell’approccio anglosassone al lavoro la prototipazione sia un processo naturale e non ci affligga troppo al fallimento. Anche nelle startup molto piccole e agili vedo questa tipologia di approccio e questa idea di fare “l’azzardo”.
Vi è mai capitato di trovare l’idea geniale proprio da un errore?
Alessandro Contini: Mi è capitato durante un progetto con Arduino, azienda italiana leader nel mondo dell’hardware open source, dove abbiamo speso moltissimo tempo su una parte di software dedicata ad un prodotto che non ha mai visto la luce. Nonostante ciò il nostro progetto è diventato il software online da cui tutti gli altri prodotti dipendono.
Nel mondo della user interface, quanto è importante la prototipazione?
Alessandro Contini: Anche nel mondo della user interface si dovrebbe prototipare. Non lo vedo solo ed esclusivamente come un approccio al progetto, ma come una vera e propria forma mentis, un processo iterativo che valorizza il fallimento. Nel mondo delle interfacce digitali si finisce per confondere troppo spesso i concetti di gradevolezza grafica e visiva con usabilità, le due cose non sono assolutamente correlate.
Andrea Pinchi: L’approccio coraggioso al prototipo, capire quale strada perseguire e studiare metodi nuovi è il modo migliore per poter progettare. Un prototipo deve essere usa e getta, anche nel mondo digitale.
Alessandro Contini: Quando mi approccio a persone che sono inclini alla prototipazione vedo un’altra tipologia di spinta. Sono solitamente persone molto agili e riescono a trovare una via alternativa per approcciare il brief.